ll Ministero della Salute deve prestare la massima vigilanza per le emotrasfusioni ed emoderivati al fine di evitare il contagio con sangue infetto cagionando danni permanenti ed irreversibili a tutti i soggetti bisognosi di trasfusioni.
Lo ha affermato una recente sentenza di Cassazione n. 20059/2016 la quale si è attenuta al pregnante indirizzo giurisprudenziale stabilito dalle pronunce a Sezioni Unite della Corte di Cassazione dalla n. 576 alla n. 584 del 2008.
Il superiore principio di diritto prevede e prescrive al Ministero della Salute di effettuare un'attenta e scrupolosa attività di vigilanza in merito ai protocolli trasfusionali o di emoderivati onde evitare l'insorgenza di patologie quali: epatite b (HBV), epatite C (HBC) e aids (HIV) dovute al contagio con il sangue infetto, a tutti coloro che si sottopongono alle somministrazioni delle predette cure ematologiche.
Il danno alla salute che discende dai summenzionati prodotti ematici ha natura extracontrattuale ed..